Seguendo la mappa del Bando, una serie di interventi, separati ma coordinati, disegnano un intervento d'insieme che consolida per punti l'intero settore.
Per spostare la fontana JoSiffert tra l'Avenue de Tivoli, la piazza della Posta e Rue Pierre-Kaelin e la piazza Jean-Tinguely, basta centrarla rispetto all'asse di Rue de la Gare, scoprendone il ruolo urbano e ottenendo il terminale di cui la strada ha bisogno.
Il piazzale dell'edificio della Posta può diventare invece la piazza della Chiesa, un triangolo rettangolo appoggiato alla rampa sulla quota del vertice inferiore, in modo che sfruttando la pendenza inversa dell'Avenue de Tivoli, risulta abbassato e isolato dalla strada, scoperto a distanza dall'emergere delle luci delle piantane.
Per risolvere il problema della Galerie Marchande, lasciando l'attuale accesso, basta illuminare naturalmente la galleria sottostante con una sezione a doppia altezza sotto al Theatreequilibre, un semplice elemento lineare attraversato da un doppio percorso che ingloba il volume esistente, segno peraltro efficace a equilibrare lo sbalzo.
Sul versante opposto, Route des Arsenaux fino all'incrocio, regolarizzando la carreggiata, può contenere un parcheggio scoperto per bici, mentre un altro coperto, sull'angolo all'uscita del viadotto, proiettato dalla geometria dell' edificio della banca, allontana dalla prospettiva stradale la gradinata a ventaglio che sale alla vecchia Stazione e isola l'emergenza della nuova torre.
|
E' evidente il senso delle scelte linguistiche, limitate a introdurre elementi semplici che non creano contrasti e opposizioni e consolidano la continuità di un settore cercando prossimità, vicinanza, cordialità, inevitabile aspirazione in un insieme pressato da due totem, il Theatreequilibre e la Tour de la Gare. |